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Luca Ward: "Se riaprono i teatri, mi spoglio sul palco!"

Un Luca Ward più uomo che doppiatore ad "Oggi è un altro giorno".

Luca Ward è stato ospite nella trasmissione televisiva Oggi è un altro giorno. Il celebre attore e doppiatore arriverà il 30 marzo nelle librerie con la sua autobiografia, Il talento di non essere nessuno. Un libro che parla di Ward, ma non della sua carriera, almeno non solo.

La sua è stata un’infanzia un po’ turbolenta: figlio dell’attore e doppiatore Aleardo Ward e dell’attrice di cabaret Maria Teresa Di Carlo, ha perso suo papà quando era ancora un ragazzino. “Avevo 13 anni. Lui aveva sempre avuto l’impressione che se ne sarebbe andato presto” – ha raccontato – “Era in ospedale da due mesi, aveva avuto un aneurisma e aveva subito un intervento durato 18 ore”.

In quel periodo, la sua vita ne era stata stravolta: “Mamma è stata tutto il tempo in ospedale, non si è mai mossa. Noi [Luca e i suoi due fratelli minori, Andrea e Monica – ndr] vivevamo da soli, ogni tanto i carabinieri di Ostia passavano per vedere se andava tutto bene”. Poi Aleardo se n’è andato, dopo due mesi di lotta durissima: “Quando quella mattina ho visto mia mamma fuori dalla scuola, ho capito al volo, Era lì, significava che papà non c’era più”. Il giorno seguente, Luca Ward ha deciso di rimboccarsi le maniche per aiutare la famiglia, e nonostante la giovane età ha iniziato a lavorare come facchino.

Luca Ward ha poi parlato degli attori con cui si sente più a suo agio nel momento del doppiaggio e di quelli più distanti da lui: “Quello più vicino a me, anche come stile, è Russel Crowe. Abbiamo una voce simile e anche per il modo di esprimere le battute ci assomigliamo, lo dice anche lui. Il più difficile è Hugh Grant, per vari motivi: io ho una voce da basso, Hugh Grant è una scommessa ogni volta. Quello che ogni volta mi impensierisce di più anche se adoro prestargli la voce è Samuel Jackson. La sua corda vocale va dai bassi agli alti con una estensione pazzesca. Io su di lui uso un compromesso.” Ha poi parlato della propria famiglia, dall'incontro con la sua attuale moglie Giada Desideri fino all'arrivo dei suoi tre figli, Guendalina, Luna e Lupo. Il doppiatore e attore si è inoltre recentemente augurato che i teatri riaprano al più presto possibile e ha lanciato una provocazione: “Speriamo di tornare sul palco con Full Monty in autunno. Per noi ma anche per i tecnici che non ce la fanno più. Prometto che se torniamo sul palco, all’ultima scena mi tolgo tutto. Anche il tanga color carne e lo sventolo. Giuro.”

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