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LA "PASSIONE" DI JIM

La realizzazione del film "La Passione di Cristo" (Mel Gibson) sembra essere stata un vero "calvario" per l'attore protagonista Jim Caviezel

Durante le riprese de La Passione di Cristo, controversa e discussa pellicola diretta da Mel Gibson nel 2004 che racconta le ultime ore di vita di Gesù di Nazareth, dall’ arresto nel Giardino degli Ulivi fino alla crocifissione e la resurrezione (mai in nessun film era stato visto Gesù risorto e senza veli dopo i fatidici tre giorni di morte), il protagonista principale Jim Caviezel è stato vittima di una serie impressionante di incidenti, alcuni dei quali hanno messo in serio rischio la sua presenza sul Set.


L’ attore statunitense che condivide anche le stesse iniziali con il profeta cattolico (anche se in realtà “Cristo” era il titolo di Gesù e non il cognome), in un’ intervista al magazine Newsweek ha raccontato delle tante difficoltà e degli incidenti accadutigli mentre interpretava il ruolo del “Figlio di Dio”.

Ad esempio Caviezel si è procurato una “vera” cicatrice sulla schiena, lunga ben 35cm, a causa di un colpo di frusta che ha colpito la sua pelle anziché la protesi protettiva ideata dal genio degli effetti speciali Keith Vanderlaan.


Si è procurato una seria lussazione della spalla, quando la croce del peso di 70kg gli è sostanzialmente rovinata addosso. La ripresa, di ovvio risultato realistico, è stata poi mantenuta da Gibson nel montaggio finale della pellicola.

Ha poi sperimentato anche il disagio dell’ ipotermia, recitando praticamente mezzo nudo nel rigido Inverno lucano. Le riprese, tranne quelle interne girate a Cinecittà, sono state infatti effettuate interamente in Basilicata fra Matera e Craco (paese fantasma della provincia materana).


Non ce l’ha fatta infine a compiere miracoli, ma è letteralmente uscito “miracolato” dal Set, quando è stato colpito PER BEN DUE VOLTE da un fulmine, prima durante le riprese del sermone su un monte nei pressi di Matera e successivamente durante la scena della crocifissione.


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